A cosa pensa un uomo appena si sveglia? Cosa gli recapita la connivenza d’inconscio e realtà? Qual è l’oggetto delle sue prime, confuse meditazioni mentre tenta di recuperare la potestà sul vero? Quali le immagini, i suoni, i bisbigli, i tumulti nella sua testa? Probabilmente riflette su di sé, o ...
Joyce: Bene, cominciamo da Elizabeth, vi va? E vediamo dove andiamo a finire, ok? Tutti qui la conoscono. Anch’io, ovviamente. Ha un grande appartamento a Larkin Court. È quello all’angolo, con i rivestimenti in legno. Inoltre, una volta ho partecipato a un quiz in squadra con Stephen che, per una ...
Del mare non sappiamo nulla. Nulla di nulla, eppure il mare è quasi tutto. All’inizio c’era solo lui, poi ha concesso un po’ di spazio secco e polveroso alla terraferma, e noi subito superbi a dire che il centro del mondo è New York o Pechino, come una volta Babilonia, ...
Il giorno in cui Bruno fu costretto a partire si trovava nel bosco. Era mattina presto. I raggi già scaldavano l’aria e facevano esalare dal terreno e dai muschi il vapore residuale dell’umidità notturna, quando Uto raggiunse il fratello minore in prossimità di un bivio in una faggeta sofferente e ...
Nel tardo pomeriggio di un giorno d’estate del 1946 arrivavo, al timone di una grossa barca a vela, nel porto di Oggebbio sul Lago Maggiore. L‘“inverna”, il vento che nella buona stagione si alza ogni giorno dalla pianura lombarda e risale il lago per tutta la sua lunghezza, mi aveva ...
Quand’ero piccolo, a casa nostra viveva un intruso. Da fuori tutti credevano che la famiglia Schmitt fosse composta da quattro membri, due genitori e due figli, invece eravamo in cinque. L’intruso dormiva e soggiornava in salotto, immobile, brontolone, importuno. Intenti alle proprie occupazioni, gli adulti lo ignoravano, tranne ogni tanto ...
Anche nel più famoso dei film della Hollywood classica, “Gone with the Wind” (“Via col vento”, 1939), realizzato insieme ad altre opere memorabili nell’anno in cui in Europa scoppiò la guerra, quasi a sancire il trionfo di una forma di spettacolo, troviamo un’interessante figura paterna. È vero che qui compare ...
Fu il naso fino di Spinetta Buboli a entrare in allarme nella tarda mattinata di martedì 15 gennaio 1963. Giornata di vento, come succedeva da un po’ di tempo, ma vento strano, un mezzo föhn, non di stagione, insomma. D’altronde passava davanti alla calzoleria, se ancora la si poteva chiamare ...
Sii dolce con me. Sii gentile. È breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell’umano. Come ora ne abbiamo dell’infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d’imperfetto ci gonfierà i ...
Lunghe collane, rossetto vistoso, immancabile sigaretta: soverchiante dei pregiudizi e della cattiveria umana, Alda Merini ha raccontato al mondo le ingiustizie subite e il suo erotismo insegnandoci che non importa chi si ama ma che l’importante è amare e che l’amore, come la poesia, è l’unico antidoto possibile alla pazzia. ...
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