Pacato: un aggettivo che l’ha accompagnato per tutta la sua carriera! Come il suo stile musicale, come il suo stile di vita, la sua voglia di dissociazione dalla vita sfrenata e piena di eccessi che sono soliti vivere le rock star. Maestro del ritmo, il titolo che si è meritato grazie al suo percorso musicale, insostituibile metronomo che guidava gli Stones in ogni dove, rendendo il loro sound unico ed insuperabile.
E pensare che avrebbe sempre voluto suonare jazz! La melodia alla quale è stato educato musicalmente dalla madre e dal padre. In una serata con musica dal vivo, tra il 61 e il 62, il giovane Charlie, incontra Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones, che lo ingaggiano per una nuova band in cui si suonerà blues e rythm and blues. Il nome che viene scelto prende ispirazione da una canzone del loro idolo, Muddy Waters: Rollin’ Stone. Inutile addentrarsi troppo nella carriera degli Stones: è cosa nota e ampiamente approfondita. La band macina dischi e tour di incredibile successo. Per tutta la sua carriera Watts utilizza batterie Gretsch che suona con precisione metronomica e rullata letale. Egli era e rimane un’icona, alla pari dei suoi scalmanati compagni di band, la struttura solida e inscalfibile su cui gli Stones hanno potuto costruire la loro leggenda. Ha giurato eterna fedeltà al gruppo, purtroppo finché morte non li ha separati, il 24 agosto 2021, all’età di 80 anni muore dopo un’operazione al cuore di emergenza. Le sue condizioni erano già peggiorate in precedenza; nei primi giorni di agosto, infatti, aveva annunciato la sua rinuncia al tour americano con i Rolling. Ci lascia un’altra leggenda della musica che, con il suo minimalismo, la tranquillità e il suo classico aplomb ci ha fatto scatenare emozioni indescrivibili ascoltando la sua musica eterna.
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