il coraggio è cosa buona
perché, sai, se rischi abbastanza
a volte corri da formula uno
a volte qualcuno poi si fidanza
oppure, ancora, da veri furbetti
spargiamo il piccante sul latte e cacao
e sudiam da inzuppar fazzoletti
come il topo se il gatto fa miao
e tutti giù a ridere, sì , a crepapelle
perché il coraggio è una cosa grande,
una cosa super, tra le più belle
oppure è piccola che manco si vede,
tipo che se la zanzara ci punge
la lasciamo tranquilla sul piede
questo è proprio il coraggio vero,
il più importante, da prender sul serio!
(“cos’è il coraggio”, da “Il coraggio è cosa buona”, poesie di Arne Rautenberg, illustrazioni di Wolf Erlbruch, edizioni E/O, 2024, trad. Silvia Montis)
Mi è stato fatto l’appunto che non propongo abbastanza libri per bambini, ed è anche vero, la stessa cosa mi capita con la rubrica “Orecchie e Segnalibri” che tengo su Radio Music Free. Neanche fossi sprovvisto di titoli e di spunti. Non prometto di colmare la lacuna, ma di provarci sì, specie se trovo libri come questo, nel suo genere un capolavoro. Per me, anzitutto, vale la pena di comprarlo per quel grande illustratore che è Wolf Erlbruch, autore di un libro eccezionale nel vero senso della parola, perché è uno dei pochissimi a trattare il tema della morte per i bambini (“Il papero, la morte e il tulipano”, dovrò parlare anche di questo…).
La parola “coraggio”, letteralmente, significa “avere cuore”, dunque è una faccenda delicata, perché il cuore si mette a battere più forte quando affronti amo qualcosa di rischioso, avvertiamo un po’ di paura, ci verrebbe da guardare indietro e riavvolgere il nastro (dico cose che non sono solo da bambini, perché non tutti posso permettersi di parlare di coraggio, come fece Hemingway, dicendo che è “eleganza nelle avversità”). A partire dai primi passi (e dalle prime cadute) ogni bambino sa che ogni avanzata nella vita sarà accompagnata da conseguenze, botte, cerotti e, almeno per un po’, consolazioni di mamma.
Insomma, il coraggio è, come scrive Rautenberg in un’altra lirica, “avere due cuori che forte battono in gola / uno dice fermo, l’altro si vola!”). Ma, come per gli animali strani disegnati da Erlbruch, anche il coraggio può essere strano: fa fare cose importanti (baciare ranocchi, viaggi sulla Luna), ma anche solamente riuscire a fare quelle piccole (c’è infatti anche un piccolo canto da intonare da soli, per farsi forza).
Libro per bambini, ma come sempre quelli fatti bene hanno anche qualcosa da dire agli adulti , specie quella domandina, in fondo ad una poesia, che resta valida tutta la vita: ”hai il fegato di scrivere una lettera d’amore? / o preferisci il premio di consolazione?”.
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