C’era qualcosa che non andava in quella strada. Giulio non capí subito cosa. La sua macchina l’aveva appena imboccata, ma aveva ancora duecento metri da percorrere, duecento metri di una via buia tra gli alberi, prima di arrivare all’ingresso della villa. Istintivamente rallentò, senza motivo. C’era come un bagliore che veniva da oltre la curva in fondo, anche se lí, in mezzo agli alberi, era buio, come ogni sera quando tornava a casa per cena. Rallentò fino a non sentire piú il motore, fino a che i rami lunghi smisero quasi di correre oltre i finestrini e per un attimo parvero raggiungerlo, trattenerlo, avvisarlo. Era solo una luce, e ne arrivava poco piú che un riflesso, una luce intermittente, nient’altro, eppure ancora non riprese la corsa. La sua auto andava avanti a passo d’uomo, silenziosa.
(Giorgio Scianna, “Le api non vedono il rosso”, Einaudi, 2021)
Ecco un romanzo giallo un po’ fuori target. Il morto c’è, eccome, e si tratta di una bimba. E sappiamoanche chi è il colpevole: un’auto a guida autonoma. Doveva fermarsi, l’auto, doveva intercettare l’essere umano, in fondo era stata progettata e stra-collaudata proprio per questo. Invece, qualcosa non ha funzionato ed è successa la disgrazia. Per cui, oltre al pensionato guidatore e proprietario del mezzo, riceve l’avviso di garanzia anche Giulio, il capo progetto.
Nel frattempo, però, si scatena il circo mediatico: dai No Global al talk show, è tutto uno scatenarsi di reazioni, fino all’assedio vero e proprio dell’abitazione di Giulio. Il quale ha anche una famiglia, mogliee due figli giovani: anche loro, che non c’entrano niente, entrano nel vortice dell’evento. Si aggiungono per strada, lungo la trama, altri personaggi: l’avvocato ingaggiato dalla società per cui lavora Giulio, e poi uno dei ragazzini che il figlio di Giulio allena, una ragazza che non si capisce se è amica o fidanzatina… Oltre alle domande etiche, importanti, che presiedono al romanzo, vi sono anche tutti questi aspetti paralleli o trasversali, dove entrano le dinamiche relazionali (i rapporti famigliari, quelli parentali, quelli sociali…).
Esce insomma un romanzo molto interessante, e pensare che ho tenuto per ultimo il tema più intrigante: l’approccio della magistratura al problema, la necessità di capire se sono state infrante leggi e quali sono le leggi infrante. In mezzo, il dramma della piccola uccisa dall’automobile, della sua mamma. E qui, con il personaggio più dolente di tutta la storia, ci sono i capitoli più emozionanti del romanzo, un vero e proprio percorso interiore, una discesa nel dolore e nel desiderio di giustizia.
Gianluigi Coltri
Play | Cover | Release Label |
Track Title Track Authors |
---|