Quattro di mattina, ormai dormire regolarmente ad una certa età diventa difficile, quasi impossibile, il sonno diventa quasi un impegno, ci manca solo il cane che si mette ad abbaiare, proprio adesso che il
tepore delle lenzuola mi stava avvolgendo, cazzo!!!!! Elvis che cazzo hai, non lo hai mai fatto di notte, ma pessima idea quella di tenerlo in casa anche di notte, magari però sono entrati i ladri……….no, non mi
sembra arrabbiato…. Solo voglia di rompere i coglioni a quest’ora. Però per sicurezza devo prendere qualcosa in mano, non si sa mai, mi giro per svegliare Francesca che sta dormendo avvolta nelle coperte
come un bambino, ha talmente un sonno profondo che non si è svegliata… la lascio dormire….. Elvis, ancora cazzo….. stai zitto , mi alzo deciso, scalzo, con passo deciso, devo far smettere quel cane.
Passando per il corridoio, sopra una mensola, prendo una lampada in mano, non tanto grande, che mai mi servirebbe per diffendermi, ma almeno la posso buttare addosso all’ intruso, se c’è, almeno prendo tempo,
arrivo in cucina, dove Elvis da qualche anno dorme, ed invece me lo trovo davanti che mi guarda, fisso e quasi soddisfatto del risultato, cioè quello di avermi fatto alzare. Che cazzo hai, gli chiedo, non lo hai mai
fatto di notte, stai diventando vecchio? E finche gli parlo mi piego verso di lui, quasi per sgridarlo del disturbo provocato, e lui continua a fissarmi con due occhi strani, mai visti fin a quel momento.
Hai sete? finchè glielo chiedo vado nell’ angolo dove ci sono due ciotole , una per l’ acqua, l’ altra per il cibo, prendo la prima, vedo che è quasi piena, ma lo stesso vado verso il lavandino, la svuoto e la riempio di nuovo; vorrà acqua fresca mi convinco, la riporto al suo posto e lui mi guarda, quasi con sufficienza, ed invece di mettere attenzione verso la ciotola, continua a guardarmi. Non hai sete? Dai vieni! niente da fare , sicuramente non vuole da bere….. mi siedo un po’ in divano, lui mi segue, si accuccia davanti…….
Avrà fame penso, prima però lo accarezzo, per avere 12 anni ha ancora un bel pelo, bianco con delle macchie rosse, sembrano pennellate, tutte messe al posto giusto, sembra per strappare simpatia a chi lo guarda. Prendo delle crocchette penso, mi alzo dal divano, vado verso il ripostiglio, dove conservo la sue cibarie, e lui continua a guardarmi con quegli occhi… ma…. Verso le crocchette nella ciotola, mi risiedo in
divano, questa volta io davanti a lui e gli dico “ hai vinto, adesso mangia!”, lui si gira, guarda la ciotola con indifferenza e continua a guardarmi, le crocchette non gli interessavano per niente…..e dai Elvis, cosa ti succede stanotte, hai deciso di farmi passare la notte in bianco, cazzo cazzo cazzo.
Sono le 4.30, accidenti, qua rischio di fare mattina, allora passo alle tentazioni forti: i bocconcini di carne, impazzisce per quelli, con quelli si metterà tranquillo.
Ritorno in ripostiglio, prendo una scatoletta, vado in cucina, velocemente la apro, quasi riempio completamente la ciotola, si ingolferà di cibo sto scemo di cane, gli avvicino la ciotola quasi con il ghigno di chi è sicuro di vincere……….niente, sguardo sufficiente e torna a fissarmi con quegli occhi…
Sono stufo, domani mattina è sabato, volevo dormire un po’ di più, dovrò dormire un po’ di più….
E se torno a letto….. lentamente mi giro, apro la porta della cucina, lui gira la testa e mi guarda, io continuo a camminare, ma appena metto la mano sulla maniglia della porta della zona notte….olè , si rimette ad abbiare. Porca puttana, accidente a tutti i cani del mondo, che cazzo hai.
Torno velocemente in cucina, stra sssssssssss, silenzio Elvis, cazzo svegli tutti, e appena ritorno smette e mi fissa…..
Cretino, sono un cretino, vorrà uscire, dovrà fare i suoi bisogni all’aria aperta, vorrà farsi un giro, vorrà vorrà …. Provo a portarlo fuori. Apro la porta della cucina che da sul retro della casa, per invogliarlo, prendi in mano la ciotola dei bocconcini, lo chiamo, lui mi guarda, abbaia due o tre volte e non si muove, neanhe di un centimetro, rimane seduto e mi guarda.
Sono esasperato, ormai mi è passato anche il sonno, e mi trovo fuori casa, alle 4.35 della mattina, un brezza di aria fresca mi arriva in faccia, percepisco degli odori e non so se il venticello che me li porta, oppure se è il mio naso che riesce a distinguerli, uno ad uno, lentamente ed intensamente.
Respiro profondamente, cerco di riempire i polmoni con più aria possibile, anche questo mi da una sensazione che quasi avevo scordato, quasi di inebriamento, quasi avessi bevuto la quantità di alcol giusto.
E poi il silenzio, il silenzio, è vero avevo dimenticato il silenzio, e qualche macchina che passa, lo riempie, lo interrompe, quasi lo disturba, che suono ha il silenzio….
E il cielo, quanto tempo era che non guardavo il cielo…..
I profumi, l’ aria , il silenzio, il cielo…….. sono sempre stati li ,ma sinceramente me li ero scordati, e mi giro all’ indietro, quasi avessi percepito una presenza, e dietro di me c’è lui, c’ è Elvis che mi guarda, i suoi occhi esprimono soddisfazione, lo chiamo e questa volta mi ascolta, si accuccia al mio fianco, ed insieme annusiamo, respiriamo, guardiamo……..
Da quella notte lo abbiamo sempre fatto, puntuali, alle 4.00, e adesso che Elvis non c’ è più, io continuo a farlo, e lui è ancora con me, li seduto al mio fianco che mi guarda, che mi fatto capire che nel respirare nel guardare, nell’ ascoltare, nel semplice vivere, si può essere felici.
GRAZIE ELVIS
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