Orsk era l’ipermercato dell’arredamento tutto americano in salsa scandinava, che offriva soluzioni di design per il mobilio a prezzi inferiori a quelli di Ikea e il cui lungimirante motto prometteva “una vita migliore per tutti”. Soprattutto per gli azionisti Orsk, che, ogni anno, facevano rotta verso il quartier generale dell’azienda a Milwaukee, Wisconsin, per sapere quanto cospicui fossero i guadagni della loro catena di imitazioni Ikea. Orsk prometteva ai clienti “tutto ciò di cui avevano bisogno”, in ogni fase della loro vita, dalle culle Balsak alle sedie a dondolo Gutevol. L’unica cosa che non offriva eranole bare. Non ancora.
(Grady Hendrix, “Horrorstor”, Mondadori, 2021)
E’ un giallo? No: un horror. Del resto, è ciò che promette il titolo, combinando gli zombie con un grande magazzino. Questo altro non sarebbe che un clone di Ikea: Orsk ha le sue linee di prodotto, la sua filosofia, la sua impostazione di vendita, insomma tutto quanto ricalcato sulla famosa multinazionale svedese dell’arredamento. E i dipendenti? Idem: formati, impostati (plagiati) per essere buoni venditori di emerite schifezze: Orsk promette la piena soddisfazione per i suoi prodotti entro i 90 giorni dall’acquisto. E dopo? A parte ciò che si rompe avendo esaurito il suo ciclo di vita, c’èanche quello che bisogna prima riuscire a montare (ovviamente con viti e chiavi a brugola compatibili esclusivamente con i prodotti Orsk).
Nell’ipermercato Orsk di Cuyahoga County, in Ohio, c’è però un problema, anzi più di uno. Di notte qualcuno si intrufola e fa disordine, sporca mobili, lascia scritte nei bagni, rompe… Situazione molto antipatica ed inaccettabile, tanto che uno dei responsabili del magazzino decide di vederci chiaro e chiede ad un paio di dipendenti di fare un turno straordinario notturno per cercare di cogliere sul fatto i teppisti (anche perchè è in arrivo un’ispezione della direzione generale…). Quello che succede quella notte, è tutto un programma, anzi un film (genere horror, zombie inclusi nel prezzo).
Da film è anche la scrittura, che sembra una sceneggiatura bella e pronta, soprattutto per i personaggi, reali ed assurdi nel contempo: il funzionario aziendalista, la commessa che ha gettato troppe occasioni, la collega perfettina ed esemplare, quella che crede ai fantasmi, quello che non crede ai fantasmi ma spera di riprenderli così piazza il video che spacca su youtube… Dialoghi perfetti accompagnano una trama rocambolesca e, come è lecito aspettarsi, inquietante.
Dimenticavo: il romanzo è intervallato, all’inizio di ogni capitolo, da proposte di mobili Orsk, proprio come se si trattasse di un catalogo, con tanto di buono d’ordine se foste interessati all’acquisto. Ovviamente a vostro rischio e pericolo.
Gianluigi Coltri
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